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Il gruppo del Suzzara Basket in marcia verso San Pietro.

Sabato 7 giugno si è svolta a Roma, in Piazza San Pietro, la grande festa per il 70° anniversario del Centro Sportivo Italiano.
Festa alla quale ha partecipato anche la nostra Associazione con un bellissimo gruppetto. E chi c’era ad accoglierci in piazza (sotto uno splendido e caldissimo sole), assieme a tante altre Associazioni Sportive? Papa Francesco in persona!!!

È stata una bellissima esperienza, una vera, grande emozione poter vedere così da vicino il Papa, che ha dimostrato, anche in questa occasione, di essere vicino alla gente, e che questa volta ha voluto al suo fianco – attraverso il CSI – gli sportivi tutti.

Per chi c’era e chi non c’era, riportiamo qui di seguito alcuni dei momenti più significativi dell’intervento di Papa Francesco, che vogliamo e dobbiamo fare nostri ogni volta che si arriva in palestra o si scende in campo, per non dimenticarli mai, affinché possano entrare per sempre nella filosofia e nella tradizione del Suzzara Fenice Basket:

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Il gruppo nella piazza gremita.

Sulla funzione educativa degli allenatori e dello Sport:

[…] cari atleti, allenatori e dirigenti delle società sportive. Conosco e apprezzo il vostro impegno e la vostra dedizione nel promuovere lo sport come esperienza educativa. Voi, giovani e adulti che vi occupate dei più piccoli, attraverso il vostro prezioso servizio siete veramente a tutti gli effetti degli educatori. E’ un motivo di giusto orgoglio, ma soprattutto è una responsabilità! Lo sport è una strada educativa. Io trovo tre strade, per i giovani, per i ragazzi, per i bambini. La strada dell’educazione, la strada dello sport e la strada del lavoro, cioè che ci siano posti di lavoro all’inizio della vita giovanile! Se ci sono queste tre strade, io vi assicuro che non ci saranno le dipendenze: niente droga, niente alcol. Perché? Perché la scuola ti porta avanti, lo sport ti porta avanti e il lavoro ti porta avanti. Non dimenticate questo. A voi, sportivi, a voi, dirigenti, e anche a voi, uomini e donne della politica: educazione, sport e posti di lavoro!

Sull’importanza dell’accoglienza nello Sport e sull’essere Atleta:

Nelle società sportive si impara ad accogliere. Si accoglie ogni atleta che desidera farne parte e ci si accoglie gli uni gli altri, con semplicità e simpatia. Invito tutti i dirigenti e gli allenatori ad essere anzitutto persone accoglienti, capaci di tenere aperta la porta per dare a ciascuno, soprattutto ai meno fortunati, un’opportunità per esprimersi.

E voi, ragazzi, che provate gioia quando vi viene consegnata la maglietta, segno di appartenenza alla vostra squadra, siete chiamati a comportarvi da veri atleti, degni della maglia che portate. Vi auguro di meritarla ogni giorno, attraverso il vostro impegno e anche la vostra fatica.

Sull’importanza del gioco di squadra:

Vi auguro anche di sentire il gusto, la bellezza del gioco di squadra, che è molto importante per la vita. No all’individualismo! No a fare il gioco per se stessi. Nella mia terra, quando un giocatore fa questo, gli diciamo: “Ma questo vuole mangiarsi il pallone per se stesso!”. No, questo è individualismo: non mangiatevi il pallone, fate gioco di squadra, di équipe. Appartenere a una società sportiva vuol dire respingere ogni forma di egoismo e di isolamento, è l’occasione per incontrare e stare con gli altri, per aiutarsi a vicenda, per gareggiare nella stima reciproca e crescere nella fraternità.