Caro/a Cestista Suzzarese,

ovnunque tu sia, mi giungono le voci delle tue imprese sportive. Che tu sia in C Silver, nel CSI, in Under 16,15,14,13, nel Minibasket, all’estero, qui a Suzzara, io ti sto seguendo. E faccio il tifo per te.

È vero, so che magari è da un po’ che non mi faccio vedere in palestra, durante gli allenamenti o le partite. Cercherò di rimediare, pur non avendo (ed è un peccato, credimi!) il dono dell’ubiquità, ma sappi che tu, come tutti i ragazzi che sono passati di qua, nelle palestre del basket di Suzzara, sei presente nel mio cuore.

Da più di dodici anni, io vi ho visto crescere: come uomini, come ragazzi, come bambini, dentro e fuori dal campo. E ancora oggi vedervi e salutarvi, anche fuori da un Palazzetto, mentre passeggio per la strada, è un grandissimo piacere che mi scalda il cuore. È ancora un po’ presto, ma dentro di me so che un giorno diventerete grandi per davvero (o ancora più grandi, per chi ha quasi la mia età…) e allora sarò un po’ giù perché mi renderò davvero conto di quanto il tempo sia passato da quel mitico settembre 2004, quando in 12 ci trovavamo le prime volte all’Anello, a buttare quella palla per terra, cercando di scagliarla in quel freddo cerchio di acciaio arancione, pronti a partire con tanta passione verso una grande avventura. Ma questo non cambia il sentimento di stima e affetto che provo per ognuno di voi.

Per chi è stato un giocatore, è rimasto un caro amico. Col quale una serata insieme, davanti ad una bella birra a fare quattro risate, che non si nega mai.
Per chi gioca ancora, è una grandissima ragione di orgoglio. Vederlo migliorare in palestra, giorno dopo giorno, anche con duro lavoro, e vederlo diventare sempre più forte in campo, anche di chi lo ha iniziato a questo Sport è una sensazione strana, ma indubbiamente piacevole, oltre che essere nell’ordine naturale delle cose.

Ed è a tutti voi che mi voglio rivolgere con questa lettera: so, vedo, immagino tutte le vostre fatiche e difficoltà, perché in campo, come nella vita, non tutto va sempre secondo i piani e a volte le avversità possono apparire veramente insormontabili. A voi tutti dico – se mai il mio esempio è servito a qualcosa − di non abbattervi, di tenere duro. Continuate a lottare: in palestra, sul campo, a scuola, nel lavoro e nella vita. È il sacrificio che ci porta col tempo ai risultati più incredibili e più grandi, dove finalmente godere i frutti della nostra abnegazione. Sia sempre la vostra passione, unita al sacrificio, a guidarvi nel vostro cammino di crescita, sia essa umana o di gioco, e vedrete che una simile (sana) ostinazione un giorno pagherà davvero e con gli interessi.

Come dico sempre, seguite sempre i vostri sogni, vi porteranno lontano. Io 12 anni fa avevo un sogno, che poteva sembrare una follia: riportare il basket a Suzzara. Grazie a tutti voi e alle vostre famiglie, ora quel sogno è diventato realtà.

Amate il Gioco, vogliate bene a voi stessi.

A presto,

Michele Corradi
Presidente Suzzara Fenice Basket