Qualche tempo fa abbiamo fatto qualche domanda al “nuovo” Coach del Suzzara Fenice Basket, Gianmaria Guida.
Questo è quello che ci ha risposto e le sue impressioni sulla stagione oramai alle porte.

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Gianmaria Guida, Coach della Squadra Open CSI del Suzzara Fenice Basket.

Domanda: Guida Gianmaria, sarà lei a guidare in panchina i giallo azzurri nella stagione 2014/2015. Per lei si tratta di un ritorno, dopo aver guidato la squadra nel campionato 2005/2006. Anzitutto, bentornato.

Grazie. Sono passati quasi nove anni ormai da quel “lontano” campionato… per me era proprio una prima, anzi primissima, esperienza; tant’è che non seguii la squadra fino in fondo per cause di forza maggiore. Ricordo comunque che lasciai i ragazzi in mani sicure.

D: Lei è il primo allenatore della storia del Fenice Basket a tornare sulla panchina del Suzzara. Cosa significa questa nuova esperienza? Con quali motivazioni affronta questa nuova sfida?

Questa volta sarà diverso rispetto al passato: grazie alla Società sto arricchendo le mie conoscenze e i miei strumenti di coach presso la FIP di Mantova attraverso corsi di formazione specifici. È veramente una bella esperienza: utile, seria ed indispensabile per riuscire a tenere le redini di un gruppo come quello che si è formato qui a Suzzara quest’anno. Porterò a loro le mie esperienze passate e quelle presenti, con la volontà di riscuotere i maggiori risultati possibili da questo giovane gruppo di atleti.

D: Domanda di rito: che Suzzara vedremo quest’anno?

Una squadra giovane; azzarderei dire anche non troppo esperta. Ma questo non significa che sia impreparata. Anzi. Abbiamo a nostro favore la determinazione e la capacità di recepire la lezione subita. Siamo uniti, capaci e, consentitemelo, abbastanza seri da riconoscere i nostri limiti. Vedremo una squadra che mette in campo tutte le sue potenzialità. È questo che voglio dai ragazzi: che arrivino a fine partita senza doversi rimproverare niente; da una scelta di gioco rischiosa alle energie spese per giocare al meglio.

D: Il roster ha una numerosa componente giovanile di ragazzi che vanno dal 1995 fino al 1998, di cui molti al primo approccio con una squadra Senior. Come si sono integrati con i più “veterani” del gruppo?

Molto bene. Quelli della “vecchia guardia” sono pochi, ma sono ottimi assistenti. Quando serve mi aiutano con chi ha difficoltà nella lettura di qualche situazione di gioco. C’è poi da dire che loro sanno già cosa li aspetta e hanno fatto capire ai nostri rookie che non sarà una passeggiata. Il fatto di avere una squadra così giovane non mi dispiace; c’è da lavorare molto di più sì, ma c’è anche la possibilità di creare un nuovo gruppo, diverso dal passato… come dire… si sono rinnovati i ruoli, è cambiata la panchina, c’è un nuovo coach, ci sono nuove prospettive e c’è una voglia nuova di affrontare la stagione… il fatto che per molti sia la prima stagione cestistica, ravviva una passione più fresca, più gioiosa che anima il gruppo in positivo.

D: Quali sono le sue priorità quest’anno?

La priorità numero uno è quella di dimostrare (anche ai giocatori stessi) che anche noi abbiamo qualcosa da dire (e da dare) nella nostra categoria. Dunque fare bene fin da subito e rendere il gruppo sempre più unito, man mano che si procede di partita in partita.

D: Le avversarie si chiamano Dosoloso, Gonzaga, Gussola, Polirone, … Squadre esperte che fino a questo momento sembrano corazzate…

Già… che dire… staremo a vedere. Corazzati lo siamo anche noi, nel senso che sappiamo cosa ci aspetta e che non ci lasciamo intimidire. Mi piacerebbe che, dopo averci visto giocare, le altre squadre non pensino più ai loro anni di esperienza, ma a come affrontarci… se non ci vedranno come una minaccia, almeno vorrei costringerli a non sottovalutarci mai!

D: Possiamo parlare di “obiettivi minimi della stagione”?

Certo… quello di vincere almeno la metà delle partite in calendario! Poi vedremo… vedo che più passano le settimane e più alzo gli obiettivi minimi…
A parte tutto, per adesso mi sento molto concentrato sull’inizio della stagione; poi spero che avremo modo di riparlarne, magari anche con i dirigenti.

D: Su quali punti di forza intende lavorare per far meglio rendere la sua squadra?

Fondamentali sì, ma sicuramente molta tattica. Il tempo è poco e il lavoro tantissimo! La giovane età potrebbe rivelarsi un buon punto a favore…

D: Quest’anno la Dirigenza ha pensato a formulare dei nuovi progetti volti la crescita del Basket Suzzara. Quali potenzialità vede per la Pallacanestro cittadina?

Questa mi sembra più una domanda per il nostro Presidente… Vedo che di basket se ne parla sempre di più, anche a livello locale. Mi sembra che gli sforzi portati avanti dalla Società cominceranno a dare i frutti sperati. Se lo merita proprio dopo tutti questi anni di instancabile lavoro… A questo punto vorrei cogliere l’occasione per ringraziare sinceramente Michele Corradi, che guida questo gruppo sportivo fin dall’inizio: ci ha messo cuore e passione e soprattutto ha permesso che tanti bambini, ragazzi ed adulti  arricchissero la loro vita con uno sport così bello e coinvolgente come la pallacanestro! Mi permetto di dire che ha fatto (e sta facendo!) un gran bel lavoro!!!

D: Un pensiero per il decimo anniversario del Suzzara Fenice Basket.

Dieci anni… beh, ancora un bambino in realtà… ma già con le idee chiare per il futuro!

Happy birthday mr President